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LA SERVA DI DIO SUOR MARIA SANTINA SCRIBANO
Messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita

La serva di Dio Suor Maria Santina Scribano

Anima carismaticaSuor Santina all'età di 19 anni testimoniò con una perfetta uniformità alla volontà di Dio e con un’accettazione gioiosa la infinita potenza del dolore offrendo le sue atroci sofferenze e la sua vita per la santificazione dei Sacerdoti e di tutte le anime consacrate.
“La felicità non è inaccessibile, non è lontana; è molto nascosta: fatti piccola per raccoglierla, sorridi per avvicinarla, sacrificati per conservarla”
Così parlava Sr. Santina dalla sua carrozzella Sr. Santina nella sua carrozzella alle anime assetate di Gesù che additava sempre quale unico vero centro dal quale scaturisce la felicità del cuore.
Tuttavia, della felicità e della sofferenza di Sr. Santina è bene conoscere le giuste dimensioni perché la sua figura resti debitamente illuminata e sia, per i sofferenti e gli ammalati, esempio luminoso da seguire. Scriveva ad un’amica: “abbiamo questa sola vita per soffrire, per testimoniare a Gesù il nostro amore e dargli tante anime e tanta gioia”.
Nella sofferenza-testimonianza d’amore seppe trovare la felicità del cuore che raccoglieva momento per momento con semplicità, che avvicinava col sorriso, che conservava gelosamente anche con le lacrime, espressione di una sofferenza indicibile, ma soprattutto di un amore cocente.
Nascosta come una violetta, in un angolo della Casa Madre, fu méta di pellegrinaggio per Sacerdoti e Suore e, per quanti ebbero bisogno di una parola di sollievo, afflitti da mali e sofferenze di ogni genere.
Suor Santina poteva parlare a tutti dalla sua carrozzella come una madre ai suoi figli: ai Sacerdoti perché per la loro santificazione aveva offerto a Gesù il suo corpo martoriato; alle Suore perché vivendo lo stesso stato di vita ne conosceva le difficoltà ma, soprattutto le gioie; alla gente del mondo perché, nonostante il martirio del corpo, dal suo labbro scaturiva la lode e il ringraziamento. Era una predica vivente, un esempio sublime di uniformità alla volontà del Padre celeste che, se permette il male fisico, è solo per ricavarne un bene maggiore.
Nacque a Ragusa il 4/12/1917, nel 1938 le si aprirono le porte di Casa Madre delle Suore del Sacro Cuore per consacrarsi al Signore. Fu eroicamente laboriosa, profondendo su tutti i tesori della sua carità, definita da coloro che la conobbero, illimitata ed inesauribile. Lavorò, ricoprendo mansioni diverse, in vari Ospedali: Ragusa, Palermo, Messina, Caltanissetta, Siracusa, contesa dal personale e soprattutto dagli ammalati che ne ricordano la carità illimitata. Sopportò con coraggio ed eroismo le varie operazioni chirurgiche che subì.
Il 30/9/1962 dovette ritirarsi dall’Ospedale Civile di Siracusa perché afflitta dal male che ne avrebbe fatto una grande invalida; visse a Casa Madre in Ragusa, sulla sua inseparabile carrozzella. Il male che la travagliava si aggravò sempre più: il suo corpo divenne un pezzo inerte e purulento… ma non perdette mai il sorriso abituale che ne fece l’essere più delicato e tranquillo di questo mondo.
Quel sorriso si spense il 12 maggio 1968, ma rimase impresso sulle sue labbra cadaveriche come il segno tangibile di una felicità conquistata con sacrificio, preludio della felicità più completa nel Regno del Padre Celeste.
Bethania è l’Opera che Gesù vuole realizzare: così Suor Santina sente. E attraverso profonde vicissitudini distribuite nell’arco di cinquant’anni, il Piano di Misericordioso Amore, di cui suor Santina è fedele interprete, riceve una graduale attuazione.
Non si ha timore di affermare che le fondamenta dell’Opera Sacerdotale Bethania, sono ben solide, dal momento che suor Santina ha così sofferto.


Al nulla, nulla è dovuto!

Di ogni anima si suole comporre una sintesi che sta a definire tutta la vita quotidiana vissuta; che opera come leva potente, capace di muovere e trasformare l’esistenza.
In suor Santina Scribano si è incarnata l’espressione che ha dato il motivo a queste nostre riflessioni.
Il segreto di serenità, di felicità, di quiete che inondava di continuo l’anima sua, lo troviamo nella convinzione, netta e profonda insieme, del proprio nulla.
Perché un albero possa bene germogliare deve produrre radici proporzionate. Così è dell’anima che vuole elevarsi in alto,fino al cielo, “in sinu Patris”. Deve annientare se stessa, non solo con opportune riflessioni, ma soprattutto con uno sguardo continuo d’introspezione, volto a mantenere la verità e la realtà delle convinzioni acquisite.
Ad ogni ragione pretesa, ad ogni diritto dovuto, ad ogni logica più conveniente, ad ogni spettanza più elementare, la risposta rimane invariata: “al nulla, nulla è dovuto!”.
E ciò attuato senza rancori, senza fastidi, senza malumori, senza malintesi, senza disagi, senza mugugni, senza rabbia, senza drammi, senza pettegolezzi, senza niente; perché è proprio vero che “al nulla, nulla è dovuto!”.

 

“Io sono niente, l’ho detto, ne sono convinta; alcune sorelle me lo hanno detto. Non posso pretendere nulla, come non esistessi.
Naturalmente con dolcezza, contenta, soddisfatta, perché è proprio così. E mentre devo tutto alle altre, le altre devono nulla, proprio nulla a me. E’ una logica consequenziale che non offende alcuno, neanche me che ne sarei l’interessata”
(da una lettera di suor Santina al II Padre spirituale). E’ il pensiero, la vita quotidiana di suor Santina.
E’ la pace interiore: quella della mente, del cuore, della volontà; ed esteriore: quella delle cosiddette pubbliche relazioni in comunità e nell’apostolato.
Evidente tutto tace, perché è messo a tacere da una logica ferrea e da una grazia sovrabbondante, implorata con “gemiti inenarrabili”.
Oggi attraversiamo in maniera evidente e… contagiosa acque poco navigabili: perché inquinate, perché insidiose, con approdi proibitivi e di fortuna, per cui naufraghiamo con facilità e siamo dei miseri naufraghi!
Si adotta un tipo di virtù…leggera (non corazzata), bastevole solo ad ottenere risultati superficiali, appariscenti, senza radici. Gesti isolati che abbagliano e ubriacano.
Il principio che invece viene incarnato, senza adattamenti, scaturisce da una convinzione rigorosa e precisa, che mette a tacere, ripetiamo, la cosiddetta dignità umana, il conclamato prestigio sociale, la personalità ironica dell’essere umano, i motivi e le ragioni chiamate psicologiche, un insieme di convenevoli che nulla hanno di positivo.
E’ questo l’aspetto base che spiega gli atteggiamenti di un’anima e lascia l’impronta indelebile nel tempo.
Così è per la serva di Dio suor Santina Scribano messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita.

Sac. Francesco Maria Grazia Sortino

C’è chi paga
Prefazione al libro “Rapita dall’Amore” di
† Francesco Pennisi,
Vescovo di Ragusa

Questa biografia di Suor Santina Scribano è una vera rivelazione per tutti, anche per quelli che l’hanno conosciuta.
Sì, alcuni sapevano della sua virtù, anche straordinaria, e del dono della preghiera ricchissimo; ma nessuno ha mai sospettato tali altezze e, meno ancora, tanta consapevolezza del preciso disegno di Dio su di lei.
Si pensava piuttosto alla naturale generosità di una fanciulla povera, resa più attenta e prodiga dalle privazioni sofferte, e più comprensiva dalla formazione religiosa; ma non ad un’offerta consapevole e volontaria, ad una donazione sacra e totale, esplicitamente e formalmente fatta allo Sposo, Martire Divino che gliela aveva formalmente chiesta.
Così pure si ammirava la sua silenziosa rassegnazione, comune a tante semplici anime cristiane; ma non si sospettava che quella ruggente tempesta, ad ondate sempre crescenti, di dolori, fosse un tremendo debito assunto verso la giustizia di Dio, da scontare ad usura, in sostituzione di altri, specialmente di sacerdoti.
Due voti: di abbandono e di vittima, sono due cambiali in bianco, firmate col sangue e rilasciate a Gesù Crocifisso con data precisa, impegno personale e non girabili ad altri. Impegno preso con la gioia e la semplicità di bimba, ma con la matura consapevolezza di donna già provata da innumerevoli dolori antecedenti.
Questa misteriosa e sublime legge di solidarietà universale, questa legge di compenso e di sostituzione, instaurata e iniziata da Gesù, appare in Suor Santina evidente, sconcertante e sublime.
A tanto male che vediamo, a tanta incredulità, ateismo, apostasia, immoralità, deve necessariamente corrispondere un peso immane di fede, di purezza, di amore e di dolore.
E Dio suscita, prepara, spinge e sostiene anche oggi, anzi oggi più che mai,queste anime sconosciute, silenziose, avallanti per gli altri, donatrici anonime, eroine senza gloria.
Se non ci fossero queste anime, se non ci fosse questo contrappeso di santità, non meriterebbe neanche di più esistere l’umanità, diventata disordine e scandalo della creazione.
Come, se non ci fosse questo sublime scopo di partecipazione ai dolori redimenti di Cristo, non sarebbero spiegabili né giustificabili tanti spaventosi dolori di creature innocenti.
Ci deve essere chi paga, e c’è che paga oggi nello sperpero di luce, di doni e di grazie del Cristianesimo, ma c’è anche chi paga e paga col sorriso, come Suor Santina, che potrebbe ripetere, senza arrossire, le arcane parole di S. Paolo: “Ora io mi rallegro nelle sofferenze che patisco per voi, e completo nella mia carne quel che manca delle sofferenze di Cristo a prò del corpo suo che è la Chiesa” (Col. 1,24).
Solo alla luce di questo mistero si legga questa biografia, scritta con severa onestà di storico e con maltrattenuta commozione da P. Placido Cavarra, perché non urtino certi ardenti espressioni di Suor Santina, né sconcertino tante inesprimibili sofferenze; ma anzi diventino edificazione e conforto in quest’ora di smarrimento e sgomento del corpo di Cristo, che è la Chiesa.


PREGHIERA

per ottenere da Dio la beatificazione di Sr. M. Santina Scribano del S. Cuore di Gesù Messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita


Signore Gesù, che hai promesso di trasfigurare con la Tua luce coloro che, per amore, hanno accettato di lasciarsi crocifiggere con Te sulla croce, concedi, Ti preghiamo, la gloria dei santi alla Tua umile serva Sr. M. Santina Scribano del Sacro Cuore.
Ella che in vita gioiosamente si immolò come vittima di amore per la santificazione dei sacerdoti e l’avvento del Tuo regno, possa brillare quasi fulgida stella nel firmamento della Chiesa per guidare alla meta del sacerdozio i chiamati, sostenere nelle difficoltà gli eletti, illuminare gli smarriti, ottenere a tutti la gioiosa perseveranza.
Se quanto Ti chiediamo, o Signore, è nei disegni del Tuo amore misericordioso, concedici per l’intercessione di Suor Santina la grazia che imploriamo…

Pater… Ave… Gloria…


Ragusa, 30 dicembre 1976
† Angelo Rizzo,
Vescovo di Ragusa

 

Gesù appare a Suor Santina
 
A suor Santina le apparve un agnello sgozzato, ai piedi dell'altare

PREGHIERA
per ottenere da Dio la beatificazione di Sr. M. Santina Scribano
del S. Cuore di Gesù
Messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita

1

O Gesù vittima d’espiazione del peccato del mondo, Tu che per riconoscere la signoria di Dio, Tuo Padre, sull’uomo e sulla storia, ricapitolando in Te l’universo, novello Adamo, Ti se annientato fino a morire, insegnaci anche a noi come hai insegnato a Suor Santina del Sacro Cuore che è bello lodare il Signore, ancor più bello operare servendo i fratelli per la Sua gloria, bellissimo morire accettando la lenta e totale distruzione del nostro essere come atto di perfetta adorazione, come olocausto.

Gloria al Padre…

2

O Gesù, Redentore divino per noi Crocifisso e Risorto, Tu che hai concesso alla Tua diletta Suor Santina del Sacro Cuore la sapienza della Croce e le hai insegnato a soffrire per amore sorridendo al dolore, concedi anche a noi – per sua intercessione – non solo a non sciupare i nostri patimenti, piccoli o grandi che siano, ma a farne co-me lei il più efficace mezzo del nostro apostolato.

Gloria al Padre…

3

O Gesù, Sacerdote Sommo della nuova ed eterna alleanza, Tu che hai rivelato alla Tua serva Suor Santina del Sacro Cuore la centralità della Tua funzione sacerdotale nell’economia della salvezza e quella del sacerdozio ministeriale nella Tua Chiesa così da ispirarle di consacrarsi vittima di amore per la santificazione dei Tuoi ministri, concedi anche a noi – per sua intercessione – tanta luce interiore non solo da rispettare, amare e difendere i Tuoi ministri, ma anche da offrire preghiere e sacrifici perché essi siano santi e santificatori.

Gloria al Padre…


† Angelo Rizzo
Vescovo di Ragusa


Gesù promette a suor Santina:

1° - Nessuno ti invocherà senza essere esaudito e nella maniera più utile al suo
bene spirituale ed anche materiale.

2° - Anche per quelli che non t’invocano, per tutti avrai le mie Grazie da dare e so-
prattutto ai moribondi la grazia finale; e questo a cominciare da oggi.

(Diario Spirituale vol. II, 338)

Cronologia storica

della serva di Dio Suor M. Santina Scribano del Sacro Cuore
messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita
e tappe più significative della sua vita spirituale.

* 04/12/1917 – Nasce a Ragusa.
* 22/04/1938 – E’ ricevuta come postulante nell’Istituto delle suore del Sacro Cuore a Ragusa.
* 18/11/1938 – Inizia il Noviziato.
* 27/05/1941 – Professione religiosa temporanea.
* 29/05/1941 – Ospedale Civile S.O. (sala operatoria – sala medicazione) Ragusa.
* 01/09/1941 – Scuola Convitto – Palermo.
* 15/02/1943 al 20/02/1943 – Sanatorio IV Reparto - Ragusa.
* 19/06/1943 – Ospedale militare – Caltanissetta.
* 22/08/1943 – Sanatorio IV Reparto - Ragusa.
* 04/11/1943 – Studio e lavori di casa – Palermo.
* 17/08/1944 – Ospedale Maria Paterno’ Arezzo (sala operatoria reparto maternità).
* 27/04/1946 – “Per la prima volta sentì inconfondibile la voce di Gesù…”
Invito alla sofferenza, sua disponibilità ad essa.
* 26/08/1947 – Professione perpetua.
* 22/08/1948 – Riceve la grazia del 1° Direttore Spirituale.
* 17/09/1948 – Scuola Convitto II anno – Palermo.
* 22/07/1949 – Ospedale Maria Paternò Arezzo (reparto uomini) – Ragusa.
* 10/11/1949 – Scuola convitto III anno – Palermo.
* 18/11/1949 – Sanatorio III Reparto – Ragusa.
* 13/10/1950 – Ospedale Maria Paternò Arezzo (reparto uomini, sala operatoria) – Ragusa.
* 08/12/1950 – Voto di fiducia e abbandono.
* 02/02/1951 – Voto di Vittima per la santificazione dei Sacerdoti.
* 20/01/1955 – Clinica S. Camillo (sala operatoria e reparto) – Messina.
* 26/02/1958 – Ospedale Civile Umberto I (sala operatoria chirurgia e ginecologia) – Siracusa.
* 29/09/1958 – Incontro con il nuovo Direttore Spirituale.
* 09/10/1958 – “Per la prima volta avvicino il Padre spirituale in confessione”.
* 01/04/1962 – Unione Trasformante: “L’anima assorbita e fusa vive nel ritmo pieno e perfetto della vita Trinitaria.”
* 11/08/1962 – Trasformazione in Maria SS.
30/09/1962 – Paralitica viene ritirata dal suo ufficio e trasferita a Casa Madre – Ragusa.
* 30/09/1963 – Gesù le comunica che quel Luogo che Lui si è scelto, per l’Opera Sacerdotale – Bethania di Siracusa – “diverrà la Città della Misericordia… poiché ivi ho stabilito il trono della Misericordia Infinita.”
12/05/1968 – Alle ore 17,00 all’ Ospedale Maria Paternò Arezzo – Ragusa, lascia la terra “per andare incontro allo sposo che viene”.
07/10/1985 – Apertura del Processo di Beatificazione.

Immagine ricordo del 25° di Professione Religiosa della Serva di Dio Sr. Santina Scribano

N.B. La cronologia che ci è stata fornita personalmente dalla serva di Dio attraverso la sua Autobiografia ed i Suoi Diarii Spirituali è contrassegnata con un *.

 

 
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